HEART RATE VARIABILITY
Pagina descrittiva e scientifica sulla analisi della Variabilita' della Frequenza Cardiaca
1) INTRODUZIONE ALLA HEART RATE VARIABILITY
2) COSA E' LA HEART RATE VARIABILITY (HRV)
3) COME VIENE MISURATA LA HRV
4) RANGE DI NORMALITA'
5) INTERPRETAZIONE FINALE DEI DATI
6) RINGRAZIAMENTI
7) RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI SU INTERNET
8) RIASSUNTI PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE
INTRODUZIONE ALLA HEART RATE VARIABILITY
La frequenza cardiaca puo' essere definita come il numero medio di
battiti cardiaci al minuto. Questo numero, per esempio 70 b/m, e' solo
un valore medio, perche' in realta' il tempo che intercorre fra un
battito cardiaco e l'altro, non e' costante, ma cambia in
continuazione. La Heart Rate Variability (HRV) e' una tecnica per
misurare ed analizzare la variabilita' della frequenza cardiaca, ed
sta assumendo una grande importanza in quanto da queste misure e'
possibile dedurre molte informazioni, per esempio si puo' valutare il
rischio di aritmie cardiache e di infarto, ed anche il bilancimento
dell'attivita' fra il sistema nervoso Simpatico e Parasimpatico.
La HRV e' nata all'origine nell'ambito della CARDIOLOGIA, ma numerosi
studi scientifici, negli ultimi anni, hanno mostrato la sua importanza
come indicatore attendibile anche in altri ambiti applicativi
riguardanti per es. la PSICOFISIOLOGIA, la PSICOLOGIA, la PSICHIATRIA,
la PSICOTERAPIA, la MEDICINA OLISTICA, la MEDICINA DELLO SPORT ed il
numero di campi applicativi sta crescendo continuamente.
Gli studi clinici pubblicati sulla HRV hanno infatti riguardato i
seguenti argomenti:
- 1) CARDIOLOGIA
- 2) IPNOSI
- 3) DEPRESSIONE
- 4) ANSIA
- 5) STRESS
- 6) PSICHIATRIA
- 7) TERAPIE PSICOLOGICHE
- 8) ASMA
- 9) GRAVIDANZA
- 10) DIABETE
COSA E’ LA HEART RATE VARIABILITY
La HRV e' la naturale variabilita' della frequenza cardiaca in
risposta a fattori quali il ritmo del respiro, gli stati emozionali,
lo stato di ansia, stress, rabbia, rilasssamento, pensieri, etc.
In un cuore sano, la frequenza cardiaca risponde velocemente a tutti
questi fattori, modificandosi a seconda della situazione, per meglio
far adattare l'organismo alle diverse esigente che l'ambiente
continuamente ci sottopone. In generale, un individuo sano mostra una
buon grado di variabilita' della frequenza cardiaca, cioe' un buon
grado di adattabilita' psicofisica alle diverse situazioni.
La HRV e' correlata alla interazione fra il Sistema Nervoso Simpatico
e Parasimpatico.
In particolare, il Sistema nervoso Simpatico, quando viene attivato,
produce una serie di effetti quali:
accelerazioine del battito cardiaco, dilatazione dei bronchi, aumento
della pressione arteriosa, vasocostrizione periferica, dilatazione
pupillare, aumento della sudorazione. I mediatori chimici di queste
risposte vegetative sono la noradrenalina, l'adrenalina, la
corticotropina, e diversi corticosteroidi.
Il sistema Simpatico e' la normale risposta dell'organismo a una
situazione di allarme, lotta, stress.
Al contrario, il Sistema Nervoso Parasimpatico (chiamato anche
Attivita' Vagale), quando viene attivato, produce un rallentamento
del ritmo cardiaco, un aumento del tono muscolare bronchiale,
dilatazione dei vasi sanguinei, diminuizione della pressione,
rallentamento della respirazione, aumento del rilassamento
muscolare, il respiro diventa piu' calmo e profondo, i genitali, mani
e piedi diventano piu' caldi.
Esso agisce attraverso il tipico mediatore chimico acetilcolina.
Il Sistema Parasimpatico rappresenta la normale risposta
dell'organismo ad una situazione di calma, riposo, tranquillita' ed
assenza di pericoli e stress.
Il nostro corpo, in ogni momento, si trova in una situazione
determinata dall'equilibrio o dalla predominanza di uno di questi due
sistemi nervosi.
La capacita' dell'organismo di modificare il proprio bilanciamento
verso l'uno o l'altro sistema, e' molto importante ed e' un meccanismo
fondamentale che tende all'equilibrio dinamico dell'organismo sia dal
punto di vista fisiologico che psicologico.
Da cio' la grande importanza di avere oggi uno strumento scientifico
come la HRV in grado di valutare lo stato relativo del sistema nervoso
Simpatico e Parasimpatico.
COME VIENE MISURATA LA HRV
In ambito cardiologico, la HRV viene misurata attraverso un
apparecchio elettrocardiografico (EKG), con normali elettrodi di
superficie che si applicano a livello del cuore, ed un software
speciale per l'analisi dei dati.
In ambito diverso dalla cardiologia, la HRV puo' essere piu'
agevolmente misurata mediante un sensore Fotopletismografico applicato
ad un dito. Il sensore fotopletismografico funziona attraverso
l'emissione e la captazione di luce infrarossa, che e' assorbita dal
sangue. Il sensore rileva le variazioni cicliche del tono pressorio
nei capillari delle dita, che rappresentano fedelmente il battito
cardiaco. Dopo essere stati digitalizzati, i dati sono analizzati da
un software molto complesso che provvede a calcolare la distanza
esatta fra un battito cardiaco e l'altro (questa distanza viene
espressa in millisecondi) ed in questo modo si puo' creare un
diagramma che esprime la distanza R-R fra un battito e l'altro, in
funzione del numero di battiti cardiaci.
Esempio di TACOGRAMMA.
La distanza temporale fra un battito cardiaco ed il successivo viene
chiamato tempo R-R e viene espresso in millisecondi (ms).
Il tacogramma viene raccolto normalmente nell'arco di 4-5 minuti
(cioe' vengono conteggiati circa 300 battiti cardiaci in tutto)
A questo punto, il software esegue ulteriori analisi piu' complesse,
attraverso operazioni chiamate "Resampling del tacogramma"
poi segue la Trasformata di Fourier ed il calcolo dello Spettro di
Potenza del tacogramma.
Lo Spettro di Potenza rappresenta le componenti di frequenza del
tacogramma, e contiene le informazioni essenziali per arrivare
finalmente alla stima del bilanciamento fra Simpatico e Parasimpatico.
Lo Spettro di potenza (nel dominio delle frequenze) esprime la potenza
delle frequenze comprese fra 0.01 e 0.4 Hz.
La potenza (Power) viene espressa in millisecondi al quadrato.
Gli studi e le ricerche degli ultimi 15 anni, hanno permesso di
distinguere tre sotto-bande di frequenze, chiamate rispettivamente:
1) VLF (Very Low Frequency) frequenze comprese fra 0.01 e 0.04 Hz
La banda VLF e' dovuta solo in piccola parte all'attivita' del Sistema Nervoso
Simpatico, inoltre dipende dai cambiamenti nella termoregolazione, ed in
ambito psicologico, e' influenzata dalle preoccupazioni e
dai pensieri ossessivi (worry and rumination)
2) LF (Low Frequency) frequenze comprese fra 0.04 e 0.15 Hz
La banda delle LF viene considerata principalmente dovuta
all'attivita' del Sistema Nervoso Simpatico + una componente del parasimpatico,
e all'attivita' di regolazione dei barocettori.
3) HF (High Frequency) frequenze comprese fra 0.15 e 0.4 Hz.
La banda delle HF viene considerata espressione dell'attivita'
del Sistema Nervoso Parasimpatico e del Vagale.
Questa zona di frequenze subisce una elevata influenza da parte
del ritmo e profondita' della respirazione.
4) Infine sono importanti anche i parametri chiamati "Deviazione
Standard" del tacogramma o anche il parametro "Total Power" che nel software
Elemaya (ed altri software) e' posto pari al quadrato della deviazione standard
(Varianza)
Entrambi questi parametri esprimono il grado complessivo della
variabilita' della frequenza cardiaca, quindi la attivita'
complessiva del Simpatico + Parasimpatico.
Il rapporto invece fra Simpatico e Parasimpatico viene invece
misurato dal rapporto fra LF/HF
RANGE DI RIFERIMENTO
L'esperienza clinica degli ultimi 15 anni ha anche permesso di
arrivare a definire dei range di valori di riferimento di tutti questi
parametri:
Frequenza cardiaca, Deviazione standard Tacogramma (SD), Power Totale,
Power VLF, Power LF, Power HF. I valori della Power sono spesso
espressi anche nella loro forma logaritmica, per es. Ln(TotPower)
Benche' la definizione dei range di riferimento non sia completamente
uguale fra diversi autori e fra gli standard Americani ed Europei, nel
contesto di questo software sono stati adottati dei valori di riferimento
derivati da una base sperimentale relativa alla popolazione Italiana.
Inoltre (agosto 2011) e' stata introdotto un secondo range di riferimento relativo
ad una popolazione piu' anziana (da 50 a 70 anni) che puo' essere sovrapposto
visivamente a quello del range 20-50 anni.
INTERPRETAZIONE FINALE DEI DATI
La interpretazione finale dei dati viene effettuata utilizzando
un diagramma semplice ed intuitivo, specie per l'ambito applicativo
della Psicologia, che mostra sull'asse orizzontale la attivita' LF (Simpatico)
e sull'asse verticale il HF (Parasimpatico):
Figura 4: Diagramma Finale del bilanciamento fra Simpatico
e Parasimpatico. Il risultato e’ il punto rosso che puo’
cadere in una delle 9 aree definite dal diagramma, che mostra
il Logaritmo della Power delle bande LF e HF.
E' possibile passare con un semplice comando alla rappresentazione dei valori
di riferimento base (da 20 a 50 anni) a quella per gli anziani.
E' possibile visualizzare la schermata completa del programma quando si arriva
alla analisi finale (cliccare sulla immagine per ingrandirla):
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI SU INTERNET
Internet e’diventata al giorno d’oggi una fonte privilegiata di raccolta
di Informazioni aggiornate su qualsiasi argomento.
In questa sezione, forniamo un elenco parziale degli indirizzi Internet
che si possono visitare riguardanti la Heart Rate Variability.
(nota: gli indirizzi su Internet possono invecchiare rapidamente!)
www.macses.ucsf.edu/research/allostatic/notebook/heart.rate.html
www.macses.ucsf.edu/research/Allostatic/notebook/parasym.html
Queste due pagine internet contengono una descrizione generale della HRV
www.heartmath.org/hro/AJC1195.html
Questo sito contiene un articolo molto interessante dal titolo
"The effects of emotions on short-term power spectrum analysis of heart
rate variability"
www.heartmath.org/ro/hro/hhrv1.htm
Questo sito contiene una descrizione generale della HRV
www.cbi.polimi.it/glossary/home.html
Questo e’ un sito italiano sulla HRV curato dal Politecnico di Milano
www.freezeframer.com
Questo e’ un sito commerciale su una tecnica di terapia Psicologica
chiamata Freeze-Framer che utilizza la misura HRV per dimostrare l’efficacia
della terapia stessa.
www.tftrx.com
Anche questo e’ un sito commerciale che propone una nuova terapia
Psicologica chiamata Thought-Field-Therapy i cui risultati sono dimostrati
tramite la misura HRV.
www.cardiologix.com
E’ il sito commerciale che produce lo strumento HeartScanner di cui
abbiamo adottato i valori standard di riferimento per la valutazione
dei dati HRV e per l’interpretazione dei risultati.
RIASSUNTI PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE
Porges W.S. "Cardiac vagal tone: a physiological
index of stress"
Neuroscience and Biobehavioral Reviews, Vol. 19(2) p.225-233 (1995)
Riassunto: Il tono cardiaco vagale viene proposto come un nuovo indice di
stress e di vulnerabilita' allo stress nei mammiferi. Viene descritto un
modello che enfatizza il ruolo del sistema nervoso parasimpatico ed in
particolare del nervo vago nella definizione dello stress. Il modello
descrive l'importanza della branca del nervo vago che ha origine nel
"nucleus ambiguus". Nei mammiferi il nucleus ambiguus coordina diverse
funzioni, fra cui la respirazione, la frequenza cardiaca e la vocalizza-
zione in risposta a fattori stressogeni. Nei mammiferi e' possibile
quantificare l'ampiezza della Heart Rate Variability (chiamata anche
Respiratory Sinus Arrhythmia) allo scopo di definire la regolazione
fasica e tonica del nervo vagale che ha origine dal nucleus ambiguus.
Misurazioni di questa componente sono proposte a partire dalla misura del
tempo interbattito del cuore e dalle misure statistiche ad esso correlate.
Per esempio, neonati aventi un basso valore della variabilita' cardiaca,
sono risultati essere molto piu' a rischio di sopravvivenza rispetto a
quelli aventi unn valore normale o elevato di variabilita' cardiaca.
Kawachi I., Sparrow D., Vokonas P., Weiss S.
"Decreased Heart Rate Variability in men with phobic anxiety (Data from
the Normative Aging Study)"
The American Journal of Cardiology, Vol. 75 p.882-885 (1995)
Riassunto: Diversi studi suggeriscono che l'ansieta' fobica e' un grosso
fattore di rischio per le malattie delle arterie coronarie,in particolare
per la morte da improvviso arresto cardiaco. E' stato anche ben stabilito
che una ridotta variabilita' della frequenza cardiaca HRV) puo' identifi-
care i pazienti ad alto rischio per la morte da improvviso arresto
cardiaco. Noi abbiamo quindi ipotizzato che le persone con sintomi di
ansieta' fobica possano esibire una ridotta HRV. Noi abbiamo testato la
nostra ipotesi in 581 uomini, di eta'compresa fra 47 e 86 anni, arruolati
in un Normative Aging Study. I soggetti erano liberi da malattie delle
arterie coronarie e da diabete. I sintomi di ansieta' fobica furono
misurati utilizzando il Crown-Crisp index, uno strumento che e' stato ben
dimostrato (in precedenti studi) essere un ottimo predittore del rischio
di improvvisa morte cardiaca.La HRV fu misurata sotto condizioni standard
con ritmo respiratorio regolare di circa 6 respiri/minuto.
Due misure della HRV furono utilizzate: la SD (Deviazione Standard) della
HRV ed il massimo meno il minimo HRV (MMM-HRV) nell'arco di un minuto.
Dopo avere aggiustato gli indici per eta', massa corporea e HRV medio
nella analisi della covarianza,abbiamo trovato che gli uomini che avevano
riportato i piu' alti livelli di ansieta' fobica avevano l'indice HRV piu'
basso, sia come valore misurato come SD che come MMM-HRV (P=0.03)
Questi dati suggeriscono che l'ansieta' fobica e' associata con un
alterato controllo cardiaco autonomo,e quindi con un piu' elevato rischio
di improvvisa morte cardiaca.
Yeragani V., Pohl R., Berger R., Balon R.,Ramesh C., Glitz D., Srinivasan
K. and Weinberg P. "Decreased Heart Rate Variability
in Panic Disorder Patients: a Study of Power-Spectral Analysis of Heart Rate"
Psychiatric Research, Vol 46, p.89-103 (1993)
Riassunto: In studi precedenti abbiamo trovato una diminuita SD (Deviazione
Standard) della HRV in pazienti affetti da disordini da panico,rispetto a
soggetti di controllo normali. Nel presente studio, noi abbiamo usato la
analisi spettrale della Heart Rate Variability per esaminare la funzione
autonoma del cuore in 21 pazienti affetti da disordini da panico, e 21
soggetti normali di controllo.Nei pazienti abbiamo trovato una deviazione
standard (SD) significativamente piu' bassa, sia misurando la HRV nella
posizione supina che in quella in piedi. Nella analisi spettrale, la
potenza nella banda di frequenze 0.01-0.05 Hz (VLF) era significativa-
mente piu' bassa nei pazienti nella postura in piedi.
Sempre nella postura in piedi, i pazienti con disordini da panico avevano
una piu' alta potenza nella banda media 0.07-0.15 Hz (LF)rispetto ai
controlli. Durante la condizione in piedi con respiro profondo a circa 6
respiri al minuto,tutti i soggetti(pazienti e controlli)hanno mostrato un
incremento della frequenza cardiaca,della deviazione standard della HRV e
una distribuzione della power nelle varie bande diversa rispetto al
respiro normale. Considerando il rapporto di potenza LF/VLF, i soggetti
normali in questa specifica condizione hanno presentato un elevato rap-
porto LF/VLF, mentre nei pazienti questo rapporto era significativamente
piu' basso. Questi risultati suggeriscono che nei pazienti con disordini
da panico ci sia una diminuita funzionalita' del sistema parasimpatico
(colinergico) ed un relativo incremento del sistema simpatico
(adrenalinergico).
Yeragani V., Pohl R., Balon R., Ramesh C., Glitz D., Jung I.,Sherwood P.,
"Heart Rate Variability in patients with major depression"
Psychiatric Research Vol. 37 p.35-46 (1991)
Riassunto: In questa ricerca abbiamo studiato la Heart Rate Variability
in pazienti affetti da depressione (19)comparati con controlli normali (20)
e con pazienti affetti da disordini da panico (30). La HRV e' risultata
essere significativamente piu' bassa nei pazienti con disordini da panico,
ma non in quelli con depressione e nei normali.Le misure sono state fatte
relativamente alla frequenza cardiaca ed alla deviazione standard della
HRV. Sono state anche effettuate misure nelle condizioni di riposo in
piedi, di riposo supino, e di respiro profondo in piedi.
In nessuna di queste differenti condizioni e'stata trovata una differenza
significativa fra normali e depressi, ma solo nei pazienti affetti da
disordini da panico.
DeBenedittis G., Cigada M., Bianchi A., Signorini MG., Cerutti S.
"Autonomic balance during Hypnosis and Heart Rate
Variability Power Spectrum analysis as a marker of sympatho-vagal balance"
International Journal of Clinical Experimental Hypnosis,
Vol. 42(2) p.140-152 (1994)
Riassunto: L'analisi spettrale della Heart Rate Variability e' un metodo
semplice per analizzare la interazione simpatico-vagale. Due principali
bande sono individuabili in questo spettro: le Low Frequency(LF) che sono
correlate alla complesiva attivita' autonoma e le alte frequenze (HF)
comprese fra 0.15 e 0.4Hz che sono correlate all'attivita' vagale.
Il rapporto LF/HF e' quindi un indice della interazione simpatico-vagale.
Questa tecnica e' stata applicata alo studio di 10 volontari (6 altamente
ipnotizzabili e 4 poco ipnotizzabili),cosi' come determinato in base allo
Stanford Hypnotic Susceptibility Scale, Form C. I soggetti furono testati
in modo randomizzato in condizioni di cosciente e neutrale ipnosi.
Preliminari risultati indicano che l'ipnosi influenza l'heart rate varia-
bility spostando il bilanciamento dell'interazione simpatico-vagale verso
un aumentata attivita' parasimpatica (vagale) in concomitanza con una
riduzione del tono simpatico. E' stata trovata una positiva correlazione
fra la suscettibilita' ipnotica e la risposta autonoma, con i soggetti
piu' ipnotizzabili che hanno mostrato un trend verso un incremento
maggiore della attivita' vagale rispetto ai soggetti poco ipnotizzabili.
Rollin McCraty M.A., Atkinson M., Tiller W.
"New electrophysiological correlates associated with intentional heart
focus" Subtle Energies, Vol 4, p.251-262 (1995) Internet
address:www.freezeframer.com
Riassunto: In questo lavoro viene presentato il risultato di una ricerca
in cui la heart rate variability (HRV) viene utilizzata come veicolo per
dimostrare che l'applicazione di certe tecniche psicologiche porta ad
un incremento del bilanciamento del sistema nervoso autonomo.
In particolare la nostra tecnica, che abbiamo chiamato "Freeze-Frame",
consiste in un intenzionale spostamento dell'attenzione sull'area del
cuore, nel modificare la profondita' e regolarita' del respiro, e nello
stesso tempo nell'invocare uno specifico sentimento quale amore e
apprezzamento. Con la pratica continuata di questa tecnica, variabile
fra 6 e 36 mesi, abbiamo osservato le seguenti modificazioni psicofisiologiche:
1)incremento del bilanciamento fra il sistema nervoso simpatico e para-
simpatico, (2) uno spostamento della porzione High Frequency e Low
Frequency dello spettro di potenza HRV verso una frequenza posta attorno
a 0.1 Hz che rappresenta la naturale frequenza di oscillazione dei
barorecettori,( 3)la osservazione che e' possibile raggiungere un nuovo
definito stato psicofisiologico interno che abbiamo chiamato "Coherence
State" caratterizzato da un valore quasi nullo della HRV. Mentre nei
soggetti normali, un basso valore della HRV e' associato a rischio cardiaco
elevato e ridotta capacita'd'azione del Sistema Nervoso Autonomo, nei
soggetti con elevata esperienza nella Freeze-Frame questa situazione
diventa associata ad una estrema regolarita' del ritmo cardiaco (High
Internal Coherence) che noi interpretiamo come una eccezzionale
capacita' di self-management degli stati mentali, mediante il
raggiungimento di una profonda pace interiore ed armonia.
Questi risultati sono riportati e discussi su un gruppo di 20 soggetti.
Da questi dati, possiamo concludere che gli individui possono intenzio-
nalmente modificare il loro sistema nervoso autonomo e quindi la HRV.
Rollin McCraty MA., Atkinson M., Tiller W., Rein G., Watkins AD
"The effects of emotions on short-term power spectrum
analysis of heart rate variability" The American Journal of
Cardiology, Vol.76 p.1089-1093 (1995)
Riassunto: Questo studio ha utilizzato la HRV per esaminare un nuovo
metodo di spostamento degli stati emozionali, e dimostrare che emozioni
positive possono essere benefiche nel trattamento dell'ipertensione.
Viceversa, le emozioni negative, e' stato trovato portano ad una
significativa attivazione del sistema simpatico. I soggetti(15 donne e
9 uomini) erano volontari che in precedenza erano stati addestrati nella
tecnica chiamata "Freeze-Framer" per 3-24 mesi. I soggetti sono stati
suddivisi casualmente (random) in due sottogruppi.
Al primo gruppo fu quindi chiesto di sperimentare uno stato positivo
emozionale (apprezzamento), al secondo gruppo fu chiesto di sperimentare
uno stato negativo (rabbia) per un tempo complessivo di 5 minuti.Durante
questo tempo, fu misurata la HRV e calcolato quindi il relativo Power
Spectrum. I risultati hanno evidenziato un aumento della attivazione
complessiva (Simpatico+Parasimpatico) per entrambe le emozioni, rispetto
alla baseline neutrale (P=0.01).Tuttavia le due emozioni producono
differenti cambiamenti nel bilanciamento fra simpatico e parasimpatico.
La "rabbia" produce un maggior aumento dei valori nella banda LF
(Simpatico), mentre l'"apprezzamento" produce un aumento in entrambe le
bande LF e HF. Si osserva inoltre uno spostamento di power nel range dei
0.1 Hz barorecettori) durante l'apprezzamento ed anche nella banda HF
(parasimpatico).
I due stati emozionali possono quindi essere distinti in base allo
spostamento dello spettro di potenza, rispetto ai valori di base.
Bigger T., Fleiss J., Steinman R., Rolnitzky L., Kleiger R., Jeffrey N.
"Frequency domain measures of heart period
variability and mortality after myocardial infarction"
Circulation, Vol. 85, p.164-171 (1992)
Riassunto: In questo studio sono stati seguiti 715 pazienti due
settimane dopo un infarto miocardico, allo scopo di stabilire la relazione
fra diverse misure relative alla Heart Rate Variability e la mortalita'
durante i seguenti 4 anni di follow-up.
Sono state trovate relazioni molto significative fra diverse misure
della HRV e diverse cause di mortalita', fra cui: morte per qualsiasi
causa, morte cardiaca, e morte per aritmie.
Una forte correlazione e' stata trovata fra la power della banda VLF
della HRV e tutte e tre le cause di morte precedenti. In particolare,
la mortalita' aumenta notevolmente per valori bassi della power VLF
e in modo piu' forte per le aritmie cardiache. Le bande LF ed HF
della Power invece sono poco correlate con le cause di morte.
Task Force of the European Society of Cardiology and the North American
Society of Pacing and Electrophysiology,
"Heart Rate Variability: standards of measurement, physiological
interpretation and clinical use" Circulation, Vol. 93
p.1043-1065 (1996)
Riassunto: In questo articolo, un gruppo di ricerca internazionale ha
esaminato la letteratura sulla Heart Rate Variability ed ha proposto
le linee-guida per effettuare la corretta registrazione, analisi ed
interpretazione (in ambito cardiologico) della Heart Rate Variability.
Commento: queste line-guida sono oggi riconosciute come uno standard
assodato di riferimento per la registrazione dei dati della Heart Rate
Variability e per la loro interpretazione in ambito cardiologico.
Questo articolo tuttavia non fornisce dati sufficentemente utili per
definire gli intervalli di variabilita' normali e neppure per utiliz-
zare la HRV in ambito psicologico, una applicazione questa che e' in
fase di notevole sviluppo ed accentuato interesse attuale.
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